Stefano Rogledi

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Stefano Rogledi (classe 1967) inizia ad interessarsi agli aspetti costruttivi e tecnici del pianoforte, parallelamente agli studi superiori musicali (pianoforte).

Relativamente alla tecnologia del pianoforte, nel 1994 ottiene, con il massimo dei voti, il diploma di tecnico accordatore-riparatore pianoforti (Conservatorio “A.Boito”, Parma), periodo nel quale ha anche modo di conoscere l’arte di Gino Nazzari, cremonese, leggendario tecnico accordatore e costruttore di pianoforti. Successivamente segue periodi di formazione tecnica presso le seguenti fabbriche di pianoforti: “Furstein” “Rameau”, “Schmidt & Flohr”. Presso quest’ultima ha anche modo di apprendere a fondo le tecniche di intonazione e preparazione della martelliera del pianoforte, nonchè della costruzione della tavola di risonanza. Frequenta, da non socio, i corsi tecnici organizzati dall’AIARP (Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti), tra i quali si citano in particolare: nel 1999, con Delwin Fandrich (responsabile tecnico-progettista “Steinway & Sons”, “Baldwin”), “elementi progettuali del pianoforte”, “progetto, geometria e cinetica di una meccanica di pianoforte a coda”, nel 2000, con lo staff tecnico della ditta “Kawai”, “ottimizzazione e regolazione delle meccaniche in ABS, di pianoforti a coda e verticali Kawai”, nel 2003, con G. De Florian (respons. tecnico ditta Schulze & Pollmann), “restauro, ricostruzione e migliorie tecniche sui pianoforti verticali”, nel 2004, con G.Bettin (responsabile tecnico “Steinway & Sons Italia” e progettista) sul restauro integrale e messa a punto del pianoforte da concerto “Steinway & Sons” mod. C, nel 2006, con G. Bettin, sulla “regolazione della carica di risonanza del pianoforte grancoda Tallone”, nel 2008, con lo staff tecnico della ditta “Petrof”, sulla regolazione delle nuove meccaniche “Magnetic Accelerated Action”. Dal 1996 svolge nel nord Italia attività di tecnico accordatore e restauratore di pianoforti, presso Teatri, Conservatori, Istituti e Licei Musicali, docenti, concertisti, privati, istituzioni e associazioni concertistiche. Ha curato il recupero e il restauro integrale di importanti pianoforti storici e rari tra i quali:

Steinway & Sons, Bluthner, Bechstein, Lipp, Kaps, Gaveau, Gabriel Gaveau, Pleyel, Erard, Grotrian-Steinweg

Ha eseguito il restauro di un raro pianoforte tre-quarti coda marca “Kaps”- modello “Resonator”,del 1874, di proprietà di una nobile famiglia veneta (Bassano del Grappa-VI): da testimonianze dirette, è certo che su questo strumento hanno suonato i celebri pianisti-compositori Franz Liszt e Ferruccio Busoni, nonchè l’insigne pianista e didatta Hans Von Bulow. Negli ultimi anni, segue in modo particolare, la preparazione di pianoforti destinati a concerti, specialmente presso importanti teatri della Lombardia, avendo in tal modo la possibilità di collaborare con artisti di livello internazionale. Nel corso del 2012 ha avviato un proprio progetto di tavola di risonanza, in corso di sperimentazione. Tali esperimenti hanno come oggetto, in particolare, l’ottimizzazione del carico di coazione elastica, in abbinamento alla cordiera e al punto di percussione dei martelli sulle corde. Nel corso del 2013 saranno avviati i restauri integrali di tre importanti pianoforti grancoda Erard datati metà ottocento, uno dei quali appartenuto e firmato dal pianista Adolfo Fumagalli, citato da Franz Liszt come uno dei maggiori virtuosi dell’ottocento. E' docente di "Fondamenti di Storia e Tecnologia del Pianoforte" presso vari Istituti Musicali. Possiede una piccola collezione di pianoforti a coda di alto valore storico e tecnico.